LE ORIGINI:
Il collare e la pettorina, uniti al guinzaglio, sono gli strumenti che permettono a noi e al
nostro cane di vivere fuori casa in sicurezza.
Si pensa che il collare sia stato usato per la prima volta dagli abitanti della Mesopotamia: una semplice corda attorno al collo, o una corda unita a un lungo bastone erano sufficienti ai nostri antenati.
I primi a mettere il nome sui collari, insieme a rappresentazioni decorative, sono stati invece gli Antichi Egizi.
Oggi continua ad avere una valenza sia decorativa che di riconoscimento.
Per quanto riguarda le pettorine, si pensa siano comparse con i Nativi Americani, che le utilizzavano per attaccare i loro cani alle slitte.
Entrambi sono parte di una tradizione antichissima, che va avanti da sempre in parallelo con la storia dell’umanità.
GLI STRUMENTI:
Il collare è lo strumento più diffuso e più conosciuto, mentre della pettorina ne abbiamo
varie tipologie:
- La pettorina ad H o svedese: è quella più consigliata, perché aiuta a distribuire la pressione su tutto il corpo del cane e non danneggia la trachea. La troviamo anche imbottita.
Questa tipologia è composta da due anelli nella parte inferiore collegati ad una cinghia sternale e nella parte superiore ad una cinghia dorsale. È importante che la cinghia superiore sia della giusta lunghezza; infatti se fosse troppo corta, potrebbe sfregare nella zona delle ascelle e se invece fosse troppo lunga, potrebbe finire sotto le costole. - La pettorina a X: cinge le spalle del cane e si allaccia in un unico punto, tra le scapole.
Potrebbe causare fastidi alle articolazioni. - La pettorina norvegese: è dotata di un passante sulla parte anteriore che avvolge il petto del cane e una maniglia sulla schiena a cui agganciare il guinzaglio. Le troviamo in nylon, nylon ricoperto di neoprene o a conchiglia, che è il modello più fasciante.
- Ci sono poi anche le pettorine antifuga dette anche “antipanico” o “a doppia H”: oltre alla fascia che avvolge il cane attorno al costato, ce n’è una seconda più arretrata sulla quale non avviene alcuna trazione. Questo tipo di pettorina è adatta ai cani fobici o che tendono alla fuga.
- Infine, la pettorina easy walk o anti-tiro: è una pettorina con gancio frontale che costringe il cane a girarsi da un lato, facendolo fermare, impedendo quindi che l’animale tiri.
COSA USARE E PERCHé:
Sia il collare che la pettorina vengono associati dal nostro compagno fidato alla
passeggiata, ma per noi cosa significa questa parola?
Spesso la passeggiata viene intesa come un momento in cui il cane deve starci necessariamente a fianco.
Spesso vogliamo allo stesso tempo sia che il cane scarichi tutte le sue energie accumulate sia che lo faccia senza tirare e rimanendo calmi!
Altri desiderano che la passeggiata al guinzaglio somigli ad una condotta, con il cane a fianco né più avanti e né più indietro.
Ma ci dimentichiamo che la condotta è un vero e proprio esercizio, non è uno svago, ma un lavoro di concentrazione.
Una passeggiata, come fa intuire la parola di per sé, dovrebbe essere un momento
piacevole non solo per noi, ma anche per il cane. Di conseguenza, una camminata che si rispetti per il nostro compagno di vita, dovrebbe avvenire sì senza tirare quando si vedono altre persone o animali, ma l’andatura dovrebbe essere morbida.
Poco importa se il cane sta un po’ più in avanti o indietro a noi.
L’utilizzo di strumenti allo scopo di tenere il cane rigidamente vicino a noi, in questo caso ha poco senso.
Una volta chiarito questo, c’è da notare che la scelta della pettorina o del guinzaglio potrà
essere influenzata da cosa pensiamo che preferisca il cane.
Alcuni cani con il collare fisso potrebbero tendere in effetti a tirare di meno, perché trovandosi attorno al collo, potrà provocare fastidio e di conseguenza il cane proverà ad evitare quella situazione. Altri cani invece con il collare, tendono a tirare di più e nonostante sentano pressione sulla trachea e un fastidio importante, non cessano di tirare.
La pettorina invece, essendo più confortevole, permetterà di poter esercitare una trazione maggiore da parte del cane.
Inoltre, a volte scegliamo collari o pettorine in base a cosa rappresentano per noi; possono darci l’idea di avere un controllo maggiore sul nostro animale domestico o di tenerlo più in sicurezza.
In realtà spesso non si pensa al fatto che entrambi questi strumenti, di qualsiasi sottotipo essi siano, non “insegnano” al cane a non tirare, o a smettere di provare a scappare.
Al massimo possono illuderci di farlo in quanto rendono più fastidiosi certi movimenti (è il caso della Easy Walk ad esempio).
Molte volte ci sfugge che la passeggiata è un momento di comunicazione continua tra noi e il cane.
Non avrà senso, per esempio, forzarlo al guinzaglio a rimanere in un posto da cui
cerca di allontanarsi: non gli insegneremo ad affrontare la cosa, né lo aiuteremo ad
abituarsi, ma solo a farlo sentire ancora più spaventato e insicuro.
In questo caso, non avrà importanza quindi con quale dei due strumenti lo stiamo portando fuori, ma avrà importanza che gli stiamo comunicando che noi lo obblighiamo a rimanere dove sta male.
Ma allora cosa fare?
Per poter vivere serenamente la passeggiata con il nostro cane dobbiamo innanzitutto imparare a conoscerci, la passeggiata è un dialogo continuo, sono scambi, sguardi, percorsi ed esperienze condivise insieme sia che siamo in città per la passeggiata quotidiana, sia che siamo in aperta campagna.
Inoltre dovremmo conoscere la differenza nella gestione al guinzaglio che determinano i contesti in cui passeggiamo con il nostro cane. Contesti distesi, aperti e silenziosi avranno una conseguenza su noi e il nostro cane, contesti confusionari, densi di cani, di persone e di rumori avranno un effetto completamente diverso e questo si ripercuote sullo stato emotivo del cane e quindi di conseguenza anche sulla passeggiata.
È fondamentale imparare a “dialogare” correttamente con il nostro amico a quattro zampe, in modo che si senta più tranquillo e in modo che anche noi impariamo a capire
cosa stia cercando di esprimere nelle varie situazioni che possono capitare in passeggiata.
E poi fate caso alle preferenze di fido!
Ci sono cani che non gradiscono la pettorina, in quanto avvolge il corpo e potrà farli sentire impediti nei movimenti, nonostante sia pensata per essere più confortevole. C’è chi invece la adora e non gradisce il collare.
Cerchiamo quindi di agire a monte con un buon percorso fin dai primi mesi di vita del vostro cucciolo.
Se invece l’adozione avviene in età adulta, sarà comunque importante contattare un esperto per evitare determinate situazioni, soprattutto se notate difficoltà nella gestione al guinzaglio.
Impegnamoci sempre a capire cosa preferisce il nostro cane e cerchiamo di imparare cosa sta cercando di dirci e cosa gli comunichiamo noi, con la nostra postura, gesti e comportamenti.
Articolo di Elisabetta Lucherini, Educatore Cinofilo.