Nel grande panorama della cinofilia moderna le figure professionali che lavorano con i cani hanno diversi appellativi. Spesso si usano come sinonimi gli uni degli altri, in realtà nascondono alcune differenze.
Tre sono i termini spesso utilizzati: Addestratore, Educatore e Istruttore.
Quali sono le principali differenze?
Addestratore, deriva dall’espressione “rendere destro”, “rendere abile”. E’ colui che prepara il cane per compiti specifici, quindi per prove di lavoro di razza, oppure abilità sportive (quali obedience, agility, utilità e difesa..). nella descrizione della qualifica è riportato anche il ruolo di insegnare ai proprietari la corretta gestione del proprio cane in società.
Educatore, deriva dal latino, e-ducere “condurre fuori, guidare fuori”. L’educatore cinofilo cura la relazione, dona gli strumenti ai proprietari per conoscere meglio il proprio cane, per crescerlo e farlo vivere serenamente in un ambiente equilibrato che risponda ai suoi bisogni e alle sue esigenze. Non vede problemi da risolvere nel nel cane, ma opportunità di crescita. Rende più serena e compresa la vita familiare all’interno del quale è inserito il cane.
Istruttore/Tecnico: sono figure professionali altamente formate per preparare i binomi a svolgere abilità e competenze impegnative (come sport, lavoro o assistenza) e sono preparati per seguire percorsi impegnativi di recupero comportamentale in casi di importanti alterazioni emotive/comportamentali.
Uno spunto di riflessione
L’educatore cinofilo solitamente applica il concetto che deriva dall’etimologia latina. Tira fuori qualcosa che il cane ha già dentro di sé.
Facciamo un esempio: insegnare al cane a tornare al richiamo è un comportamento che il cane possiede già. Sa già che è molto importante non perdere il proprio riferimento e tornare da lui.
L’educatore mette in condizione il cane e il proprietario di svolgere nel migliore dei modi tutto questo.
Un buon educatore sa osservare il cane, sa comprenderlo ed ascoltarlo.
Un buon educatore non giudica i cani per i loro comportamenti, qualunque essi siano. Non è guidato dal concetto di correggere ciò che è sbagliato, ma è guidato dal concetto di comprendere per aiutare.
Aiutare tutto il sistema famiglia. Seguire e indirizzare i proprietari affinchè possano comprendere che il cane ha esigenze, bisogni e necessità diverse dalle nostre.
Un buon educatore aiuta cane e proprietario ad incontrarsi sulla stessa strada, a non perdersi più di vista, ad accettarsi esattamente per come sono fatti reciprocamente.
Ci potremmo chiedere si, ma io ho dei problemi da risolvere con il mio cane, perché tira troppo, non mi ascolta, fa quel che vuole.
Ebbene, affidarsi ad un educatore ben preparato significa ridimensionare le problematiche, trovare opportunità per risolvere le problematiche e dare spazio ad una relazione chiara, serena e durevole nel tempo.