FALSI MITI E VERITA’A CONFRONTO
Nella mia seppur breve, ma intensa, esperienza nellโambito della cinofilia ho potuto notare, seppure con dispiacere, una sorta di acredine competitiva tra tutti coloro che, pur condividendo una passione comune (appunto la passione per i cani e tutto ciรฒ che li riguarda), sono impegnati in una gara di โcelodurismoโ (neologismo introdotto dallโinizio degli anni 90 nel nostro vocabolario) per stabilire se, chi opera nel settore รจ piรน o meno idoneo o titolato a farlo. Laย principale diatriba appare essere quella tra Addestratori ENCI ed Educatori/Istruttori Cinofili formati dai vari corsi proposti dai numerosi EPSย (Enti di Promozione Sportiva)ย riconosciuti dal CONIย presenti sul territorio nazionale. Navigando nel web non รจ raro infatti leggere alcuni โbotta e rispostaโ tra appartenenti ad una o allโaltra Scuola; lโuno accusa lโaltro di non essere titolato nello svolgimento di quello che ormai sembra essere diventato un vero e proprio lavoro (con buona pace di chi, operaio, si alza alle 6 del mattino per andare in fabbrica….), chi cita Leggi che rendono legale un Diploma anzichรฉ un altro e…chi piรน ne ha piรน ne metta.
Premetto che, fondamentalmente, concordo con quanti legano le capacitร del Cinofilo alle esperienze maturate e quindi salto di pari passo alla discussione dellโargomento senza approfondire tale aspetto. A premessa del ragionamento che vorrei proporre ai contendenti โceloduristiโ, vorrei citare il mio primo Maestro del settore: ilย Professor Roger Abrantes. Uno degli insegnamenti piรน preziosi che lโuomo mi ha trasmesso รจ lโimportanza delle definizioni:ย per poter discutere di qualsiasi argomento รจ bene infatti definire, dapprima, di cosa stiamo parlandoย poichรฉ se la base di discussione verte su argomenti o aspetti differenti nella accezione stessa della problematica sulla quale ci vogliamo confrontare, non ci capiremo mai e continueremo a discutere……del nulla piรน assoluto.
ADDESTRATORE O OPERATORE โ EDUCATORE โ ISTRUTTORE CINOFILO?ย
Partirei quindi, in questo mio ragionamento, nel definire le figure di riferimento che oggi possiamo trovare ad operare nei Centri Cinofili ed, in particolare, di quelle dellโAddestratore, dellโEducatore e dellโIstruttore Cinofilo.
Lโorigine etimologica del termine addestrare deriva da โdestroโ nel significato di โabileโ; addestrare quindi va inteso come rendere โdestroโ, cioรจ idoneo.ย LโAddestratore รจ coluiย che addestra: la forma transitiva del verbo addestrare ha il significato di โrendere idoneo ad una funzione o comportamentoโ. Se parlassimo di caccia, in riferimento ai cani, diremmo che addestrare un cane alla caccia significa formare e perfezionare lโanimale per renderlo atto, ad esempio, alla cerca della selvaggina.ย Il piano di studi di formazione di un Addestratore, dal punto di vista didattico (sia teorico che pratico),ย sarร quindi improntato e finalizzato allโadempimento di tale scopo.ย
Passiamo quindi a definire ciรฒ che ha tratto con lโEducazione. Etimologicamente derivato dal latino educare, educฤre โtrarre fuori, condurreโ sottintende, in generale, lโattivitร , lโopera ed anche il risultato di educare, o di educarsi, come sviluppo di facoltร e attitudini al fine del raggiungimento di prefissate conoscenze (competenze) ed abilitร da parte di individui generalmente giovani.
QUAL’E’ IL RUOLO DELL’EDUCATORE ?
Il ruolo dell’Educatore cinofilo non รจ quindi quello di insegnare al cane ad ubbidireย attraverso una serie di esercizi e comandi,ย ma quello di accompagnare e guidare cane e proprietario verso una reciproca conoscenza, colmando le lacune informative, strutturando una comunicazione comprensibile ed efficace, progettando un percorso educativo che tenga conto delle caratteristiche individuali della coppia “cane/proprietario” e delle loro esigenze.
Finiamo col definire la figura dellโIstruttore : dal latinoย instructลre(m), derivazione di diย instruฤre cioรจ โistruire, preparareโ definisce colui che โistruisce, specialmente in ambito sportivo, tecnico o militareโ (da vocabolario Garzanti). Appare chiaro quindi cheย lโIstruttore cinofilo, ai fini della nostra disamina,ย รจ la figura professionale legata a ciรฒ che ha piรน attinenza con lo Sport.
QUALIFICHE E COMPETENZE IN MATERIA SANCITE DAGLI STATUTI O DA LEGGI DELLO STATOย
LA NORMATIVA NAZIONALEย
Nonostante esistano molte Associazioni, Enti e Organizzazioni sedicenti โunicheโ nel โCertificareโ dal punto di vista legale e giuridico i percorsi formativi nel settore della cinofilia, cosรฌ come molteplici sono gli Albi nazionali (anchโessi pare โuniciโ e legittimi),ย di fatto la โprofessioneโ cinofila non ha ancora un vero e proprio inquadramento giuridicoย inteso come riconoscimento da parte dello Stato.
Laย legge 4/2013, nata per dare riconoscimento e visibilitร a forme giuridiche, associative e organizzative che sempre piรน svolgono un ruolo essenziale nello sviluppo economico del mercato delle professioni e che differiscono da quelle che, per legge, sono organizzate in ordini e collegi, si รจ persa, nel tempo, mancando poi nelle indispensabili norme applicative che avrebbero dovuto colmare le lacune nel settore.
In questo โlimboโ giuridico ciascuno tenta di mettere ordine a modo suo ed ognuno si organizza (struttura) come meglio crede. Per quanto รจ agli โattiโ ufficiali dei vari Enti ed Organizzazioni, vorrei provare a dipanare la matassa.
LโADDESTRATORE ENCI
Iniziamo, per ordine di anzianitร , con lโENCI.
LโENCIย (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana)ย รจ stato fondato nel 1882 come โSocietร per il miglioramento delle razze canine in Italiaโ. Nel 1940, in virtรน dello specifico scopo societario, viene riconosciuto dal Ministero dellโAgricoltura. Lโarticolo 2 dello Statuto definisce gli โScopiโ dellโEnte che, di seguito riassumiamo (per gli interessati il testo completo dello Statuto รจ facilmente reperibile in Internet):
L’ENCI รจ un’associazione di allevatori a carattere tecnico-economico, ha lo scopo di tutelare le razze canine riconosciute pure, migliorandone ed incrementandone l’allevamento, nonchรฉฬ disciplinandone e favorendone l’impiego e la valorizzazione ai fini zootecnici, oltre che sportivi. Per il conseguimento di questi fini l’Ente:
- a)ย regola e controllaย la produzione e l’allevamento dei cani di razzaย con particolare riguardo alle esigenze della cinotecnia italiana;
- b)ย cura la tenutaย dei libri genealogici e registri anagraficiย nel rispetto della normativa vigente, sulla base di appositi disciplinari approvati ……;
- c)ย provvede allaย formazione, alla qualificazione tecnica ed all’aggiornamento culturale di giudici ed esperti da impiegare per la valutazione delle caratteristiche morfologiche e funzionali di soggetti appartenenti alle razze canine.
- d) regola, approva, riconosce, patrocina ed organizzaย in Italia, anche direttamente, esposizioni, prove, corse ed ogni altra manifestazione cinotecnicaย anche con finalitร sportive,ย al fine di verificare i risultati zootecnici e favorire la selezione dei prodotti dell’allevamento nazionale…….
- e)ย promuove studi e ricerche interessanti la cinotecnicaย ed aiuta le iniziative qualificateย rivolte allo studio, al controllo, al miglioramento ed alla diffusione delle razze canine……
Appare chiaro cosโรจ lโENCI e, soprattutto cosa fa ed il motivo per il quale fa riferimento al Ministero dellโAgricoltura e Foreste.ย Tale riconoscimento non ne fa un Ente Pubblico di Statoย (o Statale): รจ unโAssociazione tra Allevatori a carattere tecnico-economico (quindi โprivataโ, se vogliamo usare questo termine per semplificare). A meno di faziositร di parte, ben si comprende anche qual รจ il ruolo che riveste nellโambito della cinofilia : la tutela della purezza e delle caratteristiche caratteriali e morfologiche delle razze. Non a caso lo Statuto cita spesso il sostantivo femminile โcinotecnicaโ (o cinotecnia) che significa, appunto, โlโattivitร di chi si occupaย dellโallevamentoย eย dellโaddestramentoย dei caniโ. Addestramento, appunto,ย non Educazione. Eโ fattuale cheย coloro che frequentano i Corsi ENCI vengono qualificati come โAddestratoriโ e non come โEducatoriโ o โIstruttori Sportiviโ.ย
LโOPERATORE CINOFILOย
Definita quindi la figura dellโ โAddestratoreโ (e relative competenze in materia), passiamo ora allโesame delle altre figure come compaiono nel mondo della cinofilia.
Operatore Cinofilo.ย La qualifica di Operatore Cinofilo identifica la persona che collabora fattivamente allโorganizzazione delle attivitร istituzionali, svolgendo mansioni di aiuto ai tecnici durante gli allenamenti e le gare sportive. La formazione dellโoperatore prevede un livello minimo di conoscenze teoriche e pratiche, relative alle attivitร che si sviluppano nel campo sportivo.
In realtร questa figura non trova rispondenza in ciascun ambito e realtร cinofila. Taluni EPS preferiscono utilizzare terminologie diverse, come ad esempio โEducatore Cinofilo di 1ยฐ Livelloโ o โEducatore Cinofilo di 2ยฐ livelloโ. La discriminante nellโattribuzione della qualifica รจ costituita dal โmonte oreโ dei corsi di formazione frequentati (che ovviamente si riflettono anche sui programmi sia Teorici che Pratici sviluppati): un monte ore pari ad 80 ore consentirร di vedersi riconosciuta la qualifica di Educatore di 1ยฐ livello mentre quelli pari a 160 ore conseguiranno il 2ยฐ livello della medesima qualifica. La qualifica โpienaโ, che qualcuno definisce come โEducatore cinofilo di 3ยฐ livelloโ, si ottiene frequentando corsi la cui durata non sia inferiore alle 240 ore.
LโEDUCATORE CINOFILOย
La figura dellโEducatore Cinofilo compare, per la prima volta, a novembre 2009 e, piรน precisamente al comma 2 dellโarticolo 1 del decreto 26 novembre 2009 del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali (Percorsi formativi per i proprietari di cani). Il Decreto riporta le norme attuative di quella che รจ comunemente conosciuto come โOrdinanza Martiniโ (dal nome del Sottosegretario di Stato che allโepoca la firmรฒ), e cioรจ โOrdinanza contingibile ed urgente concernente la tutela dellโincolumitร pubblica dall’aggressione dei caniโ emanata il 3 marzo 2009. Nella norma, oltre alle varie prescrizioni aventi lo scopo di tutelare lโincolumitร pubblica dallโaggressione dei cani, vengono stabilite le linee guida per lโistituzione diย โpercorsi educativiโ (e non quindi addestrativi o sportivi) finalizzati a favorire un corretto sviluppo della relazione tra il cane ed il proprietario consentendo lโintegrazione dellโanimale nel contesto sociale.
Lo stesso โPiano di Studiโ per la formazione degli Educatori trae le sue origini dalย Decreto in data 26 novembre 2009ย nel quale si delineavano le materie (argomenti) che dovevano essere oggetto di istruzione ai Proprietari di cani. Nel tempo, ovviamente, tali argomenti hanno subito un incremento.
Consultando e leggendo con cura le migliaia di righe scritte sullโargomento, non mi risulta ben chiaro il motivo per il quale il CONI, ovviamente per il tramite degli EPS, sia tra i pochi (o lโunico) a โsfornareโ percorsi formativi per Operatori ed Educatori Cinofili (di qualsiasi grado ed ordine) essendo Ente deputato in forma esclusiva alle attivitร sportive. Se volessimo argomentare che lโattivitร educativa รจ propedeutica a quella sportiva (un cane va prima educato e poi avviato allo sport) potremmo comunque controbattere che anche per quelle attivitร di precipuo interesse e scopo dellโENCI (CAE, prove attitudinali varie e non ultima lโAgility Dog) necessitano, comunque, di un percorso di educazione di base. Come mai, quindi, lโENCI sempre cosรฌ attento alle dinamiche del settore non ha inserito una figura professionale come quella dellโEducatore nei suoi percorsi formativi? AI posteri lโardua sentenza.
ISTRUTTORE CINOFILOย
Arriviamo alla figura dellโIstruttore Cinofilo per la quale, ovviamente, facciamo riferimento allo Statuto del CONI. Il CONI, regolato dalย D.lgs. 23 luglio 1999, n. 242, e successive modificazioni ed integrazioni, e dalla Carta Olimpica, รจ autoritร ฬdi disciplina, regolazione e gestione delle attivitร ฬsportive, intese come elemento essenziale della formazione fisica e morale dell’individuo e parte integrante dell’educazione e della cultura nazionale. Non spenderei molte parole in questo senso giacchรฉ la cosa appare molto chiara e fondata: si parla, soprattutto, di Sport. Anche qui potremmo โchiosareโ aggiungendo un ulteriore quesito di sapore vagamente โmarzullianoโ : ma lโIstruttore di Agility Dog dellโENCI รจ meno Istruttore di quello di un EPS del CONI? O ancora, ma per essere un Istruttore sportivo deve convalidare il suo brevetto attraverso il CONI ?
VALIDITAโ E SPENDIBILITAโ DEI TITOLI ACQUISITIย
Veniamo ora ad una delle note piรน โdolentiโ delle accese discussioni tra addetti ai lavori : la validitร (riconoscimento) dei Diplomi o Attestati rilasciati.ย Innanzitutto puntualizziamo la definizione (ormai inflazionata) di Diploma: come detto in apertura, se definiamo prima di cosa stiamo parlando, evitiamo inutili discussioni.
DIPLOMAย
Con lโutilizzo del termine โDIPLOMAโ (spesso utilizzato in maniera del tutto errato per definire altri titoli, quali attestati, qualifiche, etc.), si deve intendereย unย atto certificato ed autenticatoย in primis dallo Stato, e presuppone che alla base di esso sussista un percorso didattico di durata quinquennale, al termine del quale ogni candidato รจ chiamato a superare un โesame di Statoโ. Solo al superamento di questo esame finale, il candidato potrร fregiarsi del titolo di Diplomato. Va da sรฉ, quindi, che il termine Diploma presuppone un percorso didattico quinquennale (primo status identificativo) ed un esame di stato finale che conferisce il titolo summenzionato (secondo status identificativo).
Naturalmente ha piena validitร di legge ed รจ spendibile su tutto il territorio Nazionale, oltre che, naturalmente, allโinterno dei Paesi membri dellโU.E.
ATTESTATO DI FREQUENZA NON CERTIFICATOย
Lโattestato di frequenza รจ un atto documentale (unโattestazione) fine a sรฉ stesso, con il quale lโEnte, lโIstituto, Societร o altro Organismo preposti, dichiarano le competenze tecniche che il corsista ha raggiunto. La validitร tecnica dellโattestato di frequenza, vale a dire le competenze messe a disposizione del corsista, non sono certificate o certificabili. Non essendoci una valutazione nรฉ del soggetto erogatore nรฉ di chi ha frequentato il corso lโattestato manca di attendibilitร quindi non ha alcuna validitร di legge. Occorre fare molta attenzione perchรฉ qualche soggetto erogatore si proporrร sul mercato affermando che il suo attestato di frequenza รจ riconosciuto, occorre in questo caso approfondirne il significato; riconosciuto da chi? Il termine โriconosciutoโ assume una valenza di documento ufficiale e quindi,ย affinchรฉ sia riconosciuto, deve essere rilasciato da un Ente Accreditato, a meno che il soggetto erogatore non intenda affermare che lโattestato รจ riconosciuto unicamente da sรฉ stesso: ne sono un classico esempio gli Attestati rilasciati dalle varie Associazioni al termine di Corsi, Seminari o Stage interni. Il titolo ha valore puramente intrasociale (cioรจ nellโAmbito dellโAssociazione che lo ha rilasciato).
ATTESTATO DI FREQUENZA CERTIFICATOย
Questa tipologia di attestato presuppone che aย rilasciare unโattestazione sia un Ente accreditatoย (es. una scuola o altro centro che abbia ricevuto lโaccreditamento dalla propria Regione di appartenenza o da un Ente Pubblico che ha competenza in materia).
La sostanziale differenza con la fattispecie precedente, รจ che questa tipologia ha piena validitร di legge.
Questo significa che il soggetto che ne entrerร in possesso, acquisterร pieno titolo circa la facoltร di gestire in piena autonomia le mansioni lavorative descritte sul certificato e per cui la certificazione medesima รจ stata emessa. In alcune regioni vengono riconosciute alcune figure professionali, nonostante non vi sia un dettato normativo nazionale (legge ordinaria, d.l. o d.lgs) poichรฉ gli uffici competenti hanno posto in essere una d.g.r o una l.r. mediante le quali hanno stabilito precisi programmi di formazione.
SPENDIBILITAโ DEI TITOLI NEL SETTORE SPORTIVO: LA LEGGEย
Nelle palestre, campi e Centri sportivi (in genere gestiti da ASD, Associazioni Sportive Dilettantistiche) gli istruttori che vi operanoย devonoย essereย qualificati e certificatiย in modo obbligatorio. Gli unici titoli tecnico- sportivi (istruttori, allenatori, maestri, tecnici, etc.) riconosciuti dal punto di vista giuridico legale sono quelli rilasciati da:
- Facoltร di scienze motorie o ISEF 2. Federazioni Sportive Nazionali (FSN) e Discipline Associate (DSA) riconosciute dal C.O.N.I. ; 3. Enti di Promozione Sportiva (EPS) riconosciute dal CONI.
Sia a livello europeo con il C.I.O. (Comitato Olimpico Internazionale), che a livello Italia con il C.O.N.I. (Comitato Olimpico Nazionale Italiano),ย le qualifiche dei tecnici di qualunque settore sono state uniformate attraverso lo S.Na.Q.ย (Sistema Nazionale delle Qualifiche). Tale protocollo prevede che ogni diploma che abilita allโinsegnamento sia rilasciato direttamente dal C.O.N.I. attraverso le FSN, le DSA o gli EPS. I titoli rilasciati dalle FSN e dalle DSA, hanno valore in ogni ambito e sono sempre riconosciuti. Per quanto riguarda i titoliย acquisiti attraverso gli EPS, gli stessi hanno valore solo allโinterno di una palestra (Campo o Centro) affiliata allo stesso ente. I titoli non rilasciati dai soggetti sopraindicati, non hanno validitร legale e fiscale per lโespletamento della figura di istruttore/allenatore/maestro/tecnico. Sulla base della norma, si evidenzia che sotto il profilo assicurativo la Compagnia di Assicurazione non riconosce la risarcibilitร di un eventuale danno e/o sinistro, verificatosi durante lo svolgimento dellโattivitร , dovuta alla non validitร del titolo legale di istruttore. Questo significa che la responsabilitร del danno e/o sinistro sarร a carico dellโistruttore non abilitato e del presidente dellโASD, sia in sede civile che penale.
Ovviamente i suddetti brevetti per avere validitร legale devono essere emessi direttamente dai suddetti Enti preposti o dalle federazioni riconosciute dal C.O.N.I. e non in modo indiretto. Pertanto si ribadisce che un gruppo sportivo (erroneamente chiamato federazione) che in Italia rilascia direttamente attestati, brevetti, o titoli fornirร ai propri allievi e ai propri tecnici soltanto un titolo associazionistico che ha valore esclusivamente nel proprio ambito ma che non fornirร nessuna garanzia in ambito legale e fiscale.
I RISVOLTI IN AMBITO FISCALEย
Ultimo, ma non certo per importanza, un indispensabile cenno ai risvolti di carattere amministrativo e fiscale che si riflettono sulle varie palestre (campi e centri) in funzione dei brevetti di cui รจ in possesso il personale che opera allโinterno delle stesse (istruttore/allenatore/maestro/tecnico).
Senza dilungarci nellโelencare le diverse e numerose agevolazioni fiscali previste per le ASD, vorrei rimanere in tema con quanto sinora trattato. Per creare una ASD รจ indispensabile, visto che parliamo di attivitร sportiva, disporre di un Istruttore (educatore) certificato dal CONI (per il tramite di un EPS) ? La risposta รจ no. Non esiste infatti, tra le norme, una regola che imponga tale obbligo. Cโรจ un unico problema e non di poco conto:ย i compensi erogati a favore degli Istruttori/educatori. Lโattuale legislatura in materia prevede che i compensi che lโASD eroga a favore dei Soci Istruttori siano detassati e corrisposti in esenzione fiscale (fino ad un massimo di 10.000,00 โฌ annui) esclusivamente se corrisposti a fronte di prestazioni sportive dilettantistiche.
Al solo Coni (e non alle Federazioni Sportive nazionali o agli Enti di Promozione Sportiva) รจ conferita la possibilitร di definire quali siano le prestazioni sportive dilettantistiche che possono essere inquadrate nel regime agevolativo di cui alla lettera m) del primo comma dellโart. 67 del TUIR (redditi diversi, non assoggettabili a contribuzione previdenziale, come precisato dalla Circolare dellโIspettorato Nazionale del Lavoro n. 1 del 1/12/2016). La delega esclusiva al Coni evita opportunamente che ogni singola Federazione o Ente possa fornire interpretazioni differenti e talvolta eccessivamente โinclusiveโ e comporta la decadenza delle delibere in materia emanate dalle FSN e dagli EPS: infatti sarร solo il Coni a definire quali saranno, per usare la terminologia dellโIspettorato Nazionale del Lavoro, โle mansioni rientranti (…) tra quelle necessarie per lo svolgimento delle attivitร sportivo-dilettantisticheโ. Ne consegue che le ASD possano erogare compensi solo a favore di Istruttori/educatori che siano abilitati a tale funzione, in virtรน di una qualificazione/certificazione rilasciata da uno degli Enti di cui al precedente paragrafo.
In estrema sintesi, qualora lโASD si avvalga di Addestratori/Istruttori che non dispongano di attestazioni rilasciate dal CONI (o EPS riconosciuti) non potrร fruire di tale importante agevolazione fiscale nella corresponsione dei compensi. La logica conseguenza di tale limitazione รจ quindi che il compenso ad un Addestratore ENCI, che opera nellโambito di una ASD, potrร essere erogato solo dietro presentazione di regolare fattura rilasciata da questi (con tanto di implicazioni di natura fiscale per il soggetto che si vedrร costretto ad aprire una Partita IVA per il rilascio delle fatture, inclusa lโapertura di una posizione INPS ed INAIL come tutti i lavoratori autonomi).
CONCLUSIONI E CONSIDERAZIONI FINALIย
Nella speranza di aver fornito elementi utili a chiarire le inutili diatribe tra chi sostiene โche lโunico titolo abilitante รจ il mioโ, โla tua certificazione non รจ validaโ, o lโancor piรน triste adagio โriconosciuto da chi?โ vorrei trarne conclusioni e considerazioni finali.
La prima: uno dei primi insegnamenti che ciascuno di noi ha ricevuto sin dalle scuole elementari รจ che โnon si possono sommare pere con meleโ. Con ciรฒ vorrei intendere che non sono possibili paragoni che possano dirimere il dubbio su ciรฒ che รจ meglio o ciรฒ che รจ peggio in materia di titoli ed attestazioni conseguite. Per usare un paradosso, potremmo dire che sarebbe come intavolare una discussione per stabilire se il Diploma di Ragioniere รจ migliore di quello di Geometra. La domanda da porsi sarebbe….per fare cosa? Se devo fare un calcolo estimativo relativo ad una costruzione, ritengo sia necessario rivolgersi piรน ad un Geometra piuttosto che ad un Ragioniere, cosรฌ come per redigere un Bilancio appare piรน opportuno rivolgersi ad un Ragioniere piuttosto che ad un Geometra. Non cโรจ il meglio o il peggio, รจ la funzione che รจ diversa.ย Un Addestratore ENCI รจ un addestratore; un Educatore o Istruttore Cinofilo รจ un Educatore/Istruttore, punto.ย Lo stesso piano di studi delle due qualifiche รจ diverso poichรฉ diverso รจ lo scopo finale della formazione.
In merito al riconoscimento dellโattestazione di qualifica, proprio per i motivi descritti in questa mia nota, non credo ci possano essere dubbi: se si parla di Addestratori, di sicuro lโEnte di riferimento รจ lโENCI, se parliamo di Educatori/Istruttori sportivi dobbiamo necessariamente fare riferimento al CONI o ad un EPS da questi riconosciuto. Non cโรจ discussione: uno fa il Geometra e lโaltro il Ragioniere……..lโunico vantaggio, a favore di uno dei due, รจ di natura fiscale (compensi esenti da tasse).
Ritengo che giร il definire in maniera esaustiva โchi fa cosaโ possa sgomberare il campo da ogni e qualsiasi dubbio: si tratta di โprofessioniโ diverse che hanno finalitร differenti. Purtroppo ho spesso la sensazione che il terzo millennio, oltre ad averci portato eccezionali innovazioni tecnologiche che hanno migliorato il nostro modo di vivere ha avuto anche qualche effetto negativo (i danni collaterali); tra questi, il piรน evidente appare essere lโanalfabetismo funzionale, seppur riscontrabile in molti casi in modo parziale. Con tale termine infatti si definisce una persona che, pur essendo in grado di leggere, scrivere ed esprimersi con un grado variabile di correttezza grammaticale, รจ incapace di comprendere adeguatamente testi o materiali informativi pensati per essere compresi dalla persona comune, come ad esempio articoli di giornale, contratti legalmente vincolanti, Leggi o regolamenti. Tale incapacitร funzionale, unita al โcelodurismoโ, nella peggiore accezione di brutale radicalitร e intransigenza nel sostenere le proprie idee, determina lo โscontro cinofiloโ cui spesso, tristemente, assistiamo.
Auspico per il futuro che gli operatori del settore, interpellati da quanti vogliono intraprendere questa โprofessioneโ, possano dare una corretta informazione sulle differenze tra le scelte che รจ possibile operare nel settore della cinofilia e che, di certo, non possono essere ricondotte ad un millantato โunico riconoscimentoโ o โdisconoscimentoโ di una realtร diversa da quella in cui vivono ed operano.
Pier Paolo PERISOTTO (Referente Regione Lazio di Opes Cinofilia)ย
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